Corso di vela lezione 9: bilanciamento barca e ruoli

In generale, l’assetto dell’imbarcazione, ovvero  la posizione che assume rispetto al mare, dipende dal vento, dalle onde e dai pesi dell’equipaggio.

Sulle prime due variabili non abbiamo voce in capitolo, possiamo solo agire di conseguenza, ma il peso invece dipende direttamente da noi. Per questo motivo è estremamente importante muoversi con calma e pensare sempre prima alle possibili conseguenze del nostro spostamento

Sempre per questioni di sicurezza e di corretto funzionamento della barca a vela è bene definire chiaramente ruoli e mansioni. In questo modo eviteremo incidenti, dimenticanze e fraintendimenti.

Assetto corretto dell’imbarcazione a vela

Indipendentemente dalle cause uno scafo può compiere i seguenti movimenti:

  • Rollio, movimento oscillatorio della scafo intorno al suo asse longitudinale.  Con vento molto debole e in assenza di onde può avere un effetto propulsivo.
  • Beccheggio, movimento oscillatorio dello scafo intorno al suo asse trasversale. Ha un effetto frenante.
  • Sbandamento a dritta o a sinistra
bilanciamento barca
bilanciamento barca

Facendo una grossa generalizzazione, l’assetto ideale per una barca a vela è piatta sull’acqua in senso longitudinale e leggermente sbandata sottovento. In questo modo le vele lavorano al meglio e l’opera viva diminuisce sensibilmente, insieme al suo attrito sull’acqua.

bilanciamento barca

Bilanciamento

Nei luoghi che frequentiamo maggiormente non siamo abituati a pensare allo spostamento del nostro peso. Andiamo tranquillamente dalla cucina al bagno oppure in auto ci sporgiamo dal finestrino o ancora saltiamo sul treno che sta per partire. Se tenessimo gli stessi comportamenti in barca però finiremmo continuamente in acqua.

Qualsiasi siano le dimensioni dell’imbarcazione occorre “rieducare” il proprio cervello a ragionare prima di spostare qualsiasi peso (inclusi noi stessi) e a farlo sempre gradualmente. Ovviamente gli effetti su un 470 (deriva di classe olimpica) o su uno yacht di 50 piedi sono molto differenti ma ciò non significa che il cabinato sia stabile quanto casa nostra.

Conoscendo l’assetto ideale dell’imbarcazione l’equipaggio dovrà bilanciarla continuamente, cercando di mantenere la giusta inclinazione.

Spostandoci verso prua o verso poppa terremo la barca piatta sull’acqua in senso longitudinale, mentre muovendoci al centro della barca o sporgendoci più fuori possibile la manterremo leggermente sbandata sottovento.

Le foto mostrano alcuni esempi:

bilanciamento barca
bilanciamento barca
 bilanciamento barca

Timoniere e prodiere si sporgono completamente fuori con ilTRAPEZIO (apposita imbracatura fissata ad un cavo che parte dalla testa dell’albero) per bilanciare la barca.

In questo caso solo uno dei due membri dell’equipaggio è “fuori” al trapezio, il timoniere tiene la sua normale posizione poiché il vento non è abbastanza forte da richiedere anche il suo spostamento. Rimane comunque pronto a sporgersi fuori in caso di raffica.

Si tratta di una barca molto più grande e di differente tipologia.

Per quanto sia numeroso, quasi tutto l’equipaggio si sporge sopravento per bilanciare la barca.  

Ruoli in barca a vela

Ogni imbarcazione può essere condotta al meglio da un numero ben preciso di membri di equipaggio ma, indipendentemente da questo, tutti devono sempre avere un ruolo ben preciso.

Sulle barche singole, come ad esempio il Laser oppure il Dinghy sarà presente solo il timoniere  e, come è ovvio, sarà lui a dover fare tutto (vela, timone, bilanciamento, manovre…)

Le barche doppie, come 420, 470, Equipe, Fly Junior…, saranno condotte da:

  • Un timoniere, che si terrà sempre a poppa, sul lato sopravento (dal lato opposto della randa). Dovrà occuparsi di timonare e della regolazione della randa.
  • Un prodiere, che sarà più verso prua ma si sposterà sopravento o sottovento a seconda delle necessità. I suoi compiti sono infatti bilanciare la barca e regolare il fiocco.

Nelle barche a vela che prevedono un equipaggio più numeroso, come ad esempio la maggior parte dei cabinati, i ruoli sono ancora più specifici (si può arrivare persino a 16-17 persone di equipaggio attive). In questi casi il timoniere si occupa della rotta e impartisce gli ordini, una persona si dedica alla regolazione della randa, due sono alle scotte del fiocco e, nel caso si utilizzi uno spinnaker (o un Jennaker), una o due persone si troveranno a prua per issarlo e ammainarlo.

In ogni caso, qualsiasi sia la barca e qualsiasi sia il numero dei componenti dell’equipaggio, a comandare è sempre il timoniere. Chi si trova al timone decide i tempi e impartisce gli ordini per tutte le manovre.