Corso di vela lezione 2: da dove viene il vento?

Dedichiamo questa seconda lezione del corso di vela alla direzione del vento, il nostro “motore”. Come capire da dove viene?

In barca a vela dipende tutto dal vento, in particolare dalla sua direzione!

So che vi sembrerà un’affermazione banale ma non è così, quando avrete imparato a tenerne conto in ogni vostra azione sarete diventati dei veri velisti. Dal vento dipendono direttamente rotte, posizioni, assetto, manovre, precedenze, velocità, tipo di navigazione e ovviamente le vele, con la loro regolazione.

corso di vela

La prima cosa da imparare perciò è capire da dove viene il vento. Altra affermazione scontata? Nient’affatto! Nei casi più semplici avremo vicino delle bandiere, dei segnavento o la strumentazione della barca stessa. Ma cosa accade quando siamo in mezzo al mare, senza strumentazione? Non è affatto un caso raro, le derive per esempio non sono dotate di strumenti elettronici, oppure nei cabinati capita spesso che il windex (segnavento situato in testa d’albero) sia fuori uso.

Per conoscere la direzione del vento in questi casi possiamo ruotare semplicemente la testa, finché non colpirà il viso ed entrambe le orecchie, in questo modo saremo rivolti esattamente nella direzione da cui viene il vento. Oppure si possono osservare le increspature sulla superficie dell’acqua (non le onde). Se non si è troppo lontani dalla costa anche il fumo di comignoli, ciminiere, falò può aiutare e anche le barche all’ancora. Se si tiene ferma un imbarcazione di prua infatti questa ruoterà fino ad opporre la minor resistenza al vento, ovvero con la prua che ne indica esattamente la direzione. Attenzione a questo ultimo metodo però perché spesso sotto costa il vento può deviare, a causa degli ostacoli che incontra sulla terra ferma, facendo anche strani giri. Le barche all’ancora perciò potrebbero “sentire” un vento che è diverso da quello dove siete voi.

In generale consiglio di utilizzare sempre più di un metodo, in modo da poter essere abbastanza sicuri. E ricordatevi che il vento può girare! Non è detta che soffi dalla stessa direzione per tutto il giorno ma neanche per pochi minuti, come potrebbe cambiare rapidamente intensità.

Una volta stabilito da dove viene possiamo dargli un nome…

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La rosa dei venti riporta le direzioni degli otto principali venti del mediterraneo, prese da un punto di riferimento nel mar Ionio:

  • TRAMONTANA da Nord (0°)
  • GRECALE da Nord-Est (45°)
  • LEVANTE da Est (90°)
  • SCIROCCO da Sud-Est (135°)
  • OSTRO O MEZZOGIORNO da Sud (180°)
  • LIBECCIO da Sud-Ovest (225°)
  • PONENTE da Ovest (270°)
  • MAESTRALE da Nord-Ovest (315°)

Quanto è forte il vento?

La velocità del vento si misura con uno strumento chiamato anemometro e l’unità di misura utilizzata è il nodo (kn o kts) che corrisponde alle miglia orarie. Ad esempio potremmo dire “oggi ci sono 12 nodi di vento” oppure “c’era un vento di 20 nodi!” I cabinati a vela possiedono sempre l’anemometro tra gli strumenti ma ne esistono anche numerosi modelli portatili.

Esiste una scala, la scala Beaufort, che viene utilizzata per stabilire valori universali di intensità del vento, considerando anche gli effetti sul mare.